Anche quando pensiamo di conoscerli fino in fondo, i router wi – fi ci stupiscono sempre. Eppure va ricordato che non serve essere esperti informatici o “smanettoni” per comprendere fino in fondo le loro più interessanti caratteristiche. Senza contare che, tra le altre cose, sono diventati dispositivi più che necessari, casalinghi, quotidiani, dato l’enorme utilizzo che facciamo di internet tutti i giorni.
Ci sono molte persone, però, che non ne sanno nulla e si affidano al caso. Per arrivare alla qualità, non conviene mai prendere la strada del caso. Dovete scegliere con intelligenza e consapevolezza il dispositivo che più serve alle vostre esigenze. In questo caso andremo ad affrontare quei modelli di router che necessitano della presa di corrente e dell’energia elettrica.
La guida servirà quindi ai lettori per orientarsi nel mondo informatico dei router, scoprirne le caratteristiche fondamentali e cercare di farsi un’idea approfondita sui migliori prodotti che il mercato può offrire.
Router senza fili e router a corrente: quale scegliere?
Quella del titolo è una provocazione voluta. Può sembrare sciocco o inutile chiederselo, ma davvero qual è il vantaggio dello scegliere un dispositivo che ha tanti cavi e necessita anche di stare vicino a una presa di corrente per poter funzionare?
È vero che, in generale, i router wi – fi senza fili sono quasi sempre più gettonati. Permettono una certa mobilità, nonché una gestione agile e comoda della stazione internet, così come della connessione. Se banalmente vi rendete conto che il router è troppo distante dalla stanza in cui lavorate, e quindi la connessione risulta debole, basterà spostarlo e il gioco è fatto.
Dov’è allora il vantaggio nell’acquisto dell’altro tipo di router? Sicuramente i router “fissi”, diciamo così, hanno il grande vantaggio di essere dei veterani del settore e, in molti casi, anche di essere costruiti in maniera migliore. Tengono carichi di lavoro imponenti e difficilmente si surriscaldano.
Modem e router
C’è una questione che riguarda i router di questo tipo e che troppo spesso non viene affrontata: la presa di corrente non è solo una questione di batteria, ma anche di connessione vera e propria. Sì, perché questi dispositivi racchiudono sia il router che il modem. Ma di cosa stiamo parlando? Andiamo per gradi.
Il router, quindi, è quella componente che consente alla rete di “moltiplicarsi” nell’area circostante. Grazie alle antenne, la funzione router espande la connessione che viene catturata dal modem, portandola a tutti i dispositivi che vogliono fruirne. Chiaramente per accedere alla connessione condivisa dal router potete inserire una chiave di sicurezza (una password), oppure tenere la connessione libera (come nel caso dei bar, delle biblioteche e in generale dei luoghi pubblici più frequentati).
Caratteristiche fondamentali
In questo caso vorrei esordire con un concetto importantissimo: ad ogni router, anche questi che vanno a corrente, corrisponde una specifica possibilità di connessione. Mi spiego meglio: se ad esempio dovete comprare un nuovo router perché nel vostro quartiere è arrivata la fibra, fate attenzione a non acquistare un router che sostiene soltanto l’ADSL. Questa cosa non vale al contrario, ovviamente, perché i router pensati per la fibra sono perfetti anche con l’ADSL.
L’abbiamo accennato prima ed è venuto ora il momento di parlarne: le bande di frequenza. Dovete sapere, infatti, che queste sono davvero fondamentali per la velocità di una connessione di rete. Essa viaggia appunto su onde radio e su frequenze ben precise, che hanno nomi e potenze differenti. Esistono principalmente due bande di frequenza, quella a 2,4 GHz e quella a 5 GHz. La prima copre un’area più vasta ma risulta più lenta, mentre la seconda è più veloce ma ha meno copertura.
Qual è dunque la soluzione? Semplice, basterà acquistare un router dual band: questi modelli sono i migliori, come suggerisce il loro nome, perché rendono possibile la connessione su entrambe le bande, lasciando all’utente la possibilità di sfruttare i vantaggi di entrambe.
Conclusioni e prezzi
Cerchiamo ora di tirare un po’ le fila del discorso. Abbiamo detto che questi router che necessitano della corrente hanno più di un vantaggio, ma sicuramente quello più importante riguarda proprio l’alimentazione, che è sempre presente e continua. Non va però dimenticato che la presenza di router e modem insieme può garantire anche a livello lavorativo un maggiore e migliore impatto sulle prestazioni.
Parlando invece di qualcosa di più materiale come i costi, il discorso torna ad essere molto ampio. Non tutti i router sono uguali e, a seconda delle specifiche tecniche, avrete un costo relativo. Ma davvero la forbice di prezzi è più che mai gigantesca: si parte, almeno in linea di massima, dai router più scadenti e di bassa fascia, con un costo approssimativo di 30 – 50 euro, e si arriva a quelli di fascia alta, che possono arrivare a costare anche 300 euro.